Cos’è il Morbo di Dupuytren
Il Morbo di Dupuytren, anche conosciuto come contrattura o retrazione di Dupuytren, è un disturbo progressivo ed invalidante della mano che interessa l’aponeurosi palmare, ovvero la fascia palmare composta da tessuto connettivo e collagene e collegata ai tendini delle dita.
La fascia della popolazione maggiormente colpita è quella degli uomini, di età superiore ai 45 anni, con un aumento di prevalenza nelle aree del Nord Europa, il che ha portato gli studiosi a definirla anche come Malattia dei Vichinghi.
Da studi condotti nel corso degli anni si è riusciti a stimare una maggiore incidenza del disturbo nell’arto destro rispetto al sinistro ed una compresenza in circa la metà dei casi.
Sintomi
Dare ascolto al proprio corpo è una cosa molto importante per il benessere della persona e lo è ancor di più nel caso del Morbo di Dupuytren, i cui sintomi possono essere individuati in:
- comparsa di un nodulo sul palmo della mano, inizialmente poco doloroso e poi totalmente indolore;
- insorgenza di dolore nel palmo della mano o all’altezza del polso durante l’esecuzione di un’attività di routine, come spostare o afferrare un oggetto;
- prurito;
- flessione permanente di una o più dita della mano, nella maggior parte dei casi mignolo e/o anulare, con conseguente limitazione della mobilità;
- impossibilità ad eseguire attività di vita quotidiana, come guidare o afferrare oggetti.
Cause: eziologia
Le cause del Morbo di Dupuytren non si conoscono con certezza, nonostante questo disturbo sia stato scoperto verso la metà del 1800.
Ad oggi, dopo numerosi studi, le cause più accreditate risultano essere:
- presenza di traumi pregressi alla mano e/o al polso, che possono aver danneggiato fascia palmare;
- presenza di patologie pregresse, come diabete o cirrosi epatica;
- ereditarietà, quest’ultima è l’ipotesi su cui convergono moltissimi studiosi in quanto nella maggior parte dei casi almeno un membro stretto della famiglia del paziente manifesta i sintomi del disturbo;
- abuso di alcol e fumo;
- svolgimento di mansioni o attività lavorative particolarmente usuranti;
- uso abituale di farmaci anticonvulsivanti per il trattamento dell’epilessia
Diagnosi
Per diagnosticare il disturbo di Dupuytren si procede:
- con l’anamnesi del paziente, per indagare eventuale presenza di familiari affetti dal disturbo;
- con un esame obiettivo, volto a comprendere ed analizzare i sintomi avvertiti dal paziente nonché ad escludere altre patologie della mano.
Sicuramente è opportuno consultare in questa fase uno specialista della mano per procedere alla definizione della terapia più adeguata allo stadio del disturbo, individuato rispetto al grado di deficit di estensione del dito o delle dita colpite secondo i livelli della scala di Tubiana.
Trattamento
Per quanto concerne il trattamento del disturbo, come in altri casi di deformità della mano, il trattamento viene definito rispetto alla gravità del disturbo.
Si può considerare:
- radioterapia, approvata di recente ed adoperata in casi specifici ed opportunamente selezionati;
- iniezioni di collagenasi, recente tecnica che permette mediante l’iniezione di un enzima nel nodulo patologico della fascia, di rompere quest’ultimo chimicamente nell’arco di 24h e ripristinare manualmente l’estensione del dito interessato.
- fasciotomia percutanea ad ago
- fascectomia selettiva chirurgica, vero e proprio intervento previsto nei casi più gravi, ma che, se effettuato da chirurghi esperti può avere eccellenti e definitivi risultati.
Riabilitazione
Quando si parla di riabilitazione è opportuno specificare che ogni tipo di trattamento ha differenti percorsi.
In tutti i casi però sarà opportuno eseguire delle sedute di fisioterapia, in quanto l’apprendimento della corretta esecuzione dei movimenti e l’accompagnamento verso una graduale ripresa dell’attività della mano rappresentano un cardine del successo terapeutico.
Un percorso fisioterapico ben fatto permette di ridurre il rischio di recidive, particolarmente alto nel caso dei trattamenti per il Morbo di Dupuytren, con l’unica eccezione della fascectomia chirurgica che invece se è ben praticata ne è quasi esente.
Prevenzione
L’insorgenza del morbo, legata a diversi fattori, e la sua progressività non costante richiedono:
- il consulto di uno specialista non appena si avvertono i primi sintomi;
- di evitare sforzi che possano generare traumi o aggravare la propria condizione, soprattutto nei casi più lievi.
A che tipo di specialista rivolgersi
Come già detto sopra, il consulto di uno specialista nel trattamento dei traumi della mano è fondamentale in caso di insorgenza dei primi sintomi del Morbo di Dupuytren, in quanto questo permette di scongiurare interventi invasivi e di definire il corretto trattamento per la sua totale scomparsa.
Centro d’eccellenza nel trattamento della sindrome a Roma Nord
Il Centro di Chirurgia e Traumatologia della Mano, presso l’Ars Biomedica, in Via Bodio 58, è operativo H24 con la propria equipe specialistica per questo e per tutti gli altri disturbi della mano.
Per ricevere un consulto su sintomi e rimedi è possibile compilare il modulo di contatti presente nella pagina oppure chiamare il numero 376 1217737.
Quali sono gli altri disturbi della mano?
- Fratture:
- Artrite reumatoide
- Sindrome di De Quervain
- Dito a scatto
- Sinoviti reumatiche
- Tenosinovite reumatica