
Cos’è la frattura della falange della mano?
Le dita delle mani e dei piedi sono tra le parti del corpo più soggette a infortuni e fratture, dovute alle normali attività quotidiane e allo sport.
I casi di infortuni alle dita sono i più comuni anche a causa della loro delicata struttura: le dita sono formate dalle falangi, che si articolano tra loro per consentire movimenti complessi.
Una falange è una delle 14 ossa, che in ciascuna mano e in ciascun piede, costituiscono lo scheletro delle dita e, il corpo umano, ne comprende complessivamente 56 (28 nelle mani e altre 28 nei due piedi).
Alcune di loro, hanno anche l’importante compito di supportare i muscoli nel corretto svolgimento dei movimenti quotidiani di flessione o estensione delle dita della mano.
Come tutte le ossa del corpo umano, anche la falange può subire una frattura, che di norma, è un infortunio di lieve entità, insorto generalmente a seguito di eventi traumatici ai danni delle dita della mano.
Il pollice, l’indice, il medio e il mignolo sono le dita che si fratturano più di frequente, sia negli adulti che nei bambini.
Quanti tipi ne esistono?
Le fratture più comuni delle dita della mano sono principalmente di due tipologie:
- Fratture da Avulsione;
- Fratture da Compressione.
Le fratture da avulsione si verificano quando un frammento dell’osso si distacca dalla massa principale a seguito di un trauma fisico.
Questa tipologia di frattura può verificarsi in seguito a cadute o sollecitazioni improvvise dei tendini della mano che, di conseguenza, compromettono l’integrità dell’osso.
Le fratture da compressione invece riguardano spesso la punta delle dita, realizzando quindi le fratture della falange distale.
Solitamente sono la conseguenza di una lesione da schiacciamento, come ad esempio un colpo di martello, che provoca gonfiore, dolore alla palpazione ed in alcuni casi anche il sollevamento dell’unghia.
La zona interessata, in questo tipo di frattura può diventare più sensibile e rimane tale per molto tempo anche dopo la guarigione.
Frattura falange distale
La frattura della falange distale è una delle più comuni e spesso riguarda la punta delle dita. Questa lesione è frequentemente causata da traumi da schiacciamento, come il colpo di un martello o la caduta di un oggetto pesante, e può comportare danni significativi al letto ungueale.
Le fratture della falange distale si distinguono per la loro localizzazione e i sintomi associati, che includono dolore intenso, gonfiore e, in alcuni casi, il sollevamento dell’unghia.
A seconda della gravità, il trattamento può variare dall’immobilizzazione con un tutore o una stecca a interventi chirurgici per riposizionare i frammenti ossei o riparare i tessuti circostanti.
Una corretta diagnosi e un trattamento tempestivo sono fondamentali per garantire la guarigione e prevenire complicazioni, come la perdita della sensibilità o deformità permanenti nella zona interessata.
Sintomi
Il sintomo più comune in caso di frattura della falange della mano è il forte dolore percepito subito dopo il trauma, la deformità del segmento interessato e la difficoltà nel compiere i movimenti.
Dopo il trauma è possibile notare ulteriori sintomi:
- Gonfiore: dopo circa 5-10 minuti dal trauma, il dito tende a diventare più gonfio, rigido e si riesce a muovere con molta fatica. Il gonfiore e il dolore non sono localizzati, potrebbero quindi estendersi anche alle falangi adiacenti.
- Livido: in caso di gravi fratture della falange, sarà visibile un ematoma dovuto al sangue rilasciato in seguito al trauma.
- Formicolio: quando il gonfiore diventa eccessivo, è possibile avvertire una sensazione di formicolio a causa dalla compressione dei nervi delle dita.
- Sollevamento dell’unghia: in questi casi l’unghia appare di colore nero bluastro e può sollevarsi. Se l’unghia è gravemente lesionata, spesso rimane deforme.
- Iperestesia: Dopo una grave frattura delle dita della mano, a volte la sensibilità nella zona interessata aumenta e rimane tale per molto tempo dopo la guarigione.
Cause
Le fratture alle falangi, sono causate da eventi di tipo traumatico, come ad esempio un colpo oppure uno schiacciamento.
Una delle principali cause di una frattura alle dita, è la caduta, ed in particolare il tentativo di attutirla che ci porta ad estendere la mano.
Gli sport che comportano il contatto fisico possono provocare tali cadute, insieme a sport come il pattinaggio, lo sci, o lo snowboard.
Le fratture possono inoltre essere causate da traumi alla mano in situazioni caratterizzate da impatti violenti, come un incidente d’auto.
Diagnosi
In caso di frattura è necessario recarsi al pronto soccorso, soprattutto se:
- il problema è chiaramente grave: ad esempio, è la conseguenza di un incidente stradale;
- Sono presenti diverse lesioni;
- Sono presenti delle complicanze: ad esempio, perdita di sensibilità nella parte interessata o l’impossibilità di muoverla.
il medico, soprattutto se la frattura è la conseguenza di un evento grave, deve effettuare:
- Misurazione della pressione arteriosa: la pressione sanguigna è bassa nei casi in cui si verifica la perdita di molto sangue.
- Valutazione della sensibilità cutanea: il medico in questi casi valuta la presenza di sensazioni anomale, quali pizzicore, formicolio o intorpidimento, che suggeriscono un danno a carico dei nervi.
- Esami di diagnostica per immagini: per diagnosticare le fratture il medico può prescrivere alcuni esami diagnostici come Radiografie, Risonanza magnetica per immagini (RMI), Tomografia computerizzata (TC).
Una corretta diagnosi è importante per poter escludere patologie che colpiscono le falangi, come il Dito a Scatto, la Tenosinovite di De Quervain o eventuali Sinoviti pseudo – tumorali.
Chi sono i soggetti più a rischio
La frattura della falange, è una delle più comuni nell’arto superiore e rappresenta il 10% di tutte quelle che possono colpire il sistema scheletrico umano.
I soggetti più a rischio di frattura falangea sono di età compresa tra i 10 ed i 40 anni, ovvero il periodo in cui l’esposizione atletica e lavorativa è maggiore.
Alcuni sport come la pallavolo ed il basket incrementano infatti la probabilità di cadute o di impatti con la palla che possono danneggiare le falangi.
Trattamento e cura
Il trattamento della frattura della falange della mano può variare in base alla gravità riscontrata.
Nelle prime fasi il medico, previa anestesia, manipola i frammenti dell’osso riposizionandoli nel modo corretto e, successivamente, procede attuando le seguenti terapie:
- Limitazione del movimento: per favorire la guarigione delle ossa è necessario limitare il movimento dell’area interessata attraverso l’applicazione di un gesso o di un tutore.
- Terapia farmacologica: possono essere prescritti farmaci antidolorifici per ridurre il dolore o antibiotici se la frattura è esposta.
- Chirurgia: nei casi più gravi, alcuni pazienti possono avere bisogno di fili metallici, viti e placche per guarire, la cui funzione è di tenere le ossa nella posizione corretta.
- Fisioterapia: gli esercizi di riabilitazione sono particolarmente indicati per il ripristino del movimento delle dita della mano.
Una frattura può richiedere diversi mesi per guarire, durante i quali il medico monitora i progressi per comprendere se il trattamento scelto sia adeguato alla situazione.
Trattamento nei bambini
Nei bambini le fratture sono spesso trattate in modo diverso rispetto a quelle degli adulti, perché le ossa sono più piccole, più flessibili ad ancora in crescita.
La maggior parte delle fratture, nei bambini, guariscono più in fretta e senza lasciare esiti rispetto a quelle degli adulti.
Riabilitazione
L’obiettivo principale della riabilitazione in caso di frattura della falange della mano è il recupero del movimento e della funzionalità.
La guarigione della frattura avviene dopo circa 4-6 settimane, periodo in seguito al quale, viene suggerito un percorso fisioterapico.
I pazienti trattati chirurgicamente invece, se la falange operata è sufficientemente stabile, possono iniziare la fisioterapia dopo pochi giorni, in modo da ridurre il rischio di riscontrare una rigidità delle articolazioni delle dita.
I tutori su misura aiutano inoltre ad utilizzare la mano proteggendo le articolazioni della falange.
Il tempo di recupero e l’esito, dipendono principalmente dalla gravità del trauma e dalla complessità della frattura.
Prevenzione
La frattura, in generale, è un evento difficile da prevedere e quindi anche difficile da prevenire.
Tuttavia, è possibile cercare di proteggere al meglio le ossa facendo esercizi di rafforzamento, indossando protezioni come il taping per le dita nel caso di sport a rischio oppure evitando situazioni che potrebbero provocare cadute, come camminare su superfici scivolose.
Quali sono le altre principali fratture della mano?
Perché devi rivolgerti a uno specialista della mano
Gonfiore, dolore e rigidità sono sintomi che accomunano la rottura, la distorsione e la lussazione di una falange.
Diventa quindi necessaria un’analisi diagnostica approfondita per poter definire la terapia adeguata da applicare.
Proprio per questi motivi, in caso di frattura della falange, il consiglio è quello di rivolgersi sempre ad uno specialista della mano che con conoscenze consolidate negli ambiti della traumatologia e dell’ortopedia, vi aiuterà a ristabilire la funzionalità delle dita il più velocemente possibile.
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