Cos’è il tumore glomico della mano
Il tumore glomico della mano (o glomangioma) è una neoformazione benigna che colpisce il glomo, ovvero la struttura vascolare che mette in comunicazione un’arteria con una vena all’interno del tessuto connettivo del derma.
Rappresenta fino al 7% di tutti i tumori dei tessuti molli della mano e ha una dimensione ridotta che, circa nel 50% dei casi, si sviluppa nel letto ungueale.
Non sono rari, comunque, i casi in cui il tumore glomico si presenti in altri punti della falangetta, osso incluso, e i soggetti più colpiti sono giovani adulti tra i 20 e i 40 anni.
Si presenta come una massa tondeggiante, che raccoglie cellule endoteliali, di color violaceo e dalle dimensioni variabili da un millimetro a un centimetro circa.
Quali sono dunque i sintomi più comuni del tumore glomico?
Sintomi
Nella maggior parte dei casi, il sintomo principale del tumore glomico è il dolore intenso e acuto, a volte pulsante, che colpisce in primis il dito interessato, ma che può irradiarsi anche a tutto il braccio.
Oltre al dolore vivo e soprattutto nei casi di tumore glomico sub-ungueale, un altro sintomo tipico è rappresentato dalla macchia che traspare sotto l’unghia, il cui colore può variare dal rosa al viola, o da una striatura orizzontale che solca l’unghia.
Quando, invece, la neoformazione si trova in superficie, alla base della radice dell’unghia, può presentarsi come una piccola tumefazione sottocutanea, dolente alla pressione.
Infine, in quei casi in cui il tumore si sviluppa in un’area differente, potrebbe essere difficile identificarlo a causa delle ridotte dimensioni, e l’unica indicazione resterebbe il dolore.
Soggetti a rischio
Come già accennato in precedenza, i soggetti maggiormente a rischio di tumore glomico sono giovani adulti di età compresa tra i 20 e 40 anni.
Cause
Come spesso accade in riferimento a neoformazioni benigne, le cause del tumore glomico sono sconosciute. Tuttavia, in diversi casi è possibile riscontrare correlazioni familiari circa la sua comparsa.
Diagnosi
La diagnosi di tumore glomico della mano solitamente è legata all’area in cui esso si sviluppa.
Nei casi di neoformazione nell’area sub-ungueale, infatti, può risultare sufficiente un semplice esame obiettivo della macchia situata sulla lamina dell’unghia.
Quando, invece, ci si trova davanti a casi più dubbi, o anche per avere un quadro clinico più completo, la diagnosi viene confermata attraverso un esame ecografico, un’angiografia o una risonanza magnetica (sebbene tali apparecchi hanno una soglia di risoluzione pari a 2-3 mm).
Inoltre, per rilevare un’eventuale erosione della falange ossea, può risultare utile un esame RX in proiezione laterale.
A causa delle piccole dimensioni del tumore glomico, la biopsia raramente può risultare uno strumento utile per la diagnosi.
Trattamento
Il ricorso alla chirurgia, con la conseguente rimozione della neoformazione, rappresenta l’unico trattamento risolutivo per questo tipo di patologia.
Generalmente, l’intervento viene eseguito in anestesia locale o loco-regionale in regime ambulatoriale o di day-hospital.
Spesso è possibile effettuare la rimozione solamente dopo aver asportato l’intera lamina ungueale, per poi arrivare alla sede del tumore, mentre in altri casi, soprattutto per le neoformazioni più piccole e localizzate perifericamente rispetto all’unghia, è possibile asportarle mediante una fenestrazione dell’unghia stessa.
Se l’intervento chirurgico è correttamente eseguito è molto difficile che possa ripresentarsi e, anche a livello estetico, gli esiti cicatriziali e ungueali saranno pressoché invisibili, soprattutto quando il tumore a dimensioni molto ridotte.
Riabilitazione
Il periodo di guarigione si aggira intorno alle 2-3 settimane, sebbene nei casi di completa rimozione dell’unghia è necessario attendere la sua completa ricrescita (per una guarigione anche estetica).
Nonostante ciò, trascorso il periodo sopra indicato, il paziente può riprendere le sue normali attività.
Prevenzione
La non riconducibilità del tumore glomico a cause specifiche impedisce una vera e propria prevenzione della patologia. È possibile però notare un’eventuale presenza di correlazioni familiari.
Altre lesioni tumorali della mano
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