
Definizione del Condroma
Il condroma è un tumore benigno dello scheletro, tipico delle piccole ossa delle mani e dei piedi, ma anche delle ossa lunghe, soprattutto il femore. Il condroma è formato da un nido di cartilagine all’interno di un osso che non si è ossificato come normalmente prevedrebbe il processo di ossificazione encondrale. Tende a guarire spontaneamente, attraverso l’ossificazione del nodo.
La lesione cartilaginea nasce dalla trasformazione neoplastica delle cellule e può essere di tre tipi:
- Singola (encondroma);
- Multipla (encondroma);
- Esterna (eccondroma).
La terza forma è molto rara, mentre le prime due possono presentarsi piuttosto di frequente in soggetti di diversa età, come vedremo più avanti. È un tumore che non presenta sintomi e viene individuato principalmente in modo casuale, in seguito a radiografie eseguite per altri problemi. Nonostante sia un tumore benigno, crescendo può portare alla deformità della zona coinvolta e provocare dolore leggero con la pressione. Se la crescita è importante, una possibile conseguenza sono le fratture dei segmenti interessati.
Sintomi
Come già detto in apertura, tendenzialmente il condroma è asintomatico. Questo, tuttavia, non è vero nel 100% dei casi e talvolta la presenza del tumore può essere accompagnata da alcuni sintomi tra cui:
- Dolore variabile sulla regione colpita, che si acuisce con la pressione;
- Dolore osseo che nei casi più gravi può essere seguito da fratture;
- Deformità dell’osso palpabile soprattutto delle falangi.
I sintomi variano di intensità da paziente a paziente e dipendono molto dallo stadio del Condroma.
Soggetti a Rischio
I soggetti a rischio sono molteplici. Non si registrano incidenze particolari in base al sesso: maschi e femmine sono ugualmente soggetti a questo tipo di lesione. L’età dei pazienti si concentra nella fascia tra i 25 e i 50 anni, ma può colpire anche gli adolescenti sebbene sia molto difficile individuarlo in quell’età.
Cause: eziologia
Come la maggior parte dei tumori, la causa del condroma è una mutazione genetica del DNA. Tali mutazioni vanno ad alterare i processi cellulari: le cellule tumorali crescono e si dividono in modo anomalo, più rapidamente del normale.
Diagnosi
Dal momento che il condroma è tendenzialmente asintomatico, viene diagnosticato principalmente in modo casuale, dopo una radiografia effettua per differenti motivi. Appare come un’area osteolitica ovalare, che ai raggi X produce un effetto traslucido per via della calcificazione.
Essendo un tumore benigno, in età adulta il condroma dovrebbe risultare stabile, senza mutare nelle dimensioni o nel grado di calcificazione. Se così non dovesse essere, lo specialista potrebbe presentare al paziente la possibilità che sia in corso una trasformazione maligna (condrosarcoma).
Trattamento e Cura
Se il condroma non presenta una sintomatologia tra quelle sopracitate, non sarà necessario effettuare il trattamento. Il tumore benigno tende a guarire naturalmente dopo il processo di ossificazione. In questi casi l’unico consiglio medico che viene dato è quello di tenere sotto osservazione l’evoluzione del condroma, monitorandolo periodicamente.
Quando invece sono presenti sintomi o la deformità, è necessario intervenire con trattamenti specifici. La cura è di tipo chirurgico e si svolge attraverso il courettage, ovvero lo svuotamento e il raschiamento dall’interno della loggia tumorale, praticabile solo se l’osso è integro. Nel caso in cui il condroma sia stato diagnosticato in concomitanza di una frattura, è necessario prima trattare questa.
Nella maggior parte dei casi la prognosi è positiva e non ci sono complicazioni. Ovviamente l’intervento viene effettuato solo dopo che il medico si sia accertato delle condizioni del paziente e abbia preso tutte le precauzioni necessarie. La prognosi può risultare negativa nel caso in cui l’encondroma sia diventato una neoplasia maligna.
Riabilitazione
La riabilitazione dall’intervento chirurgico è piuttosto rapida e non richiede esercizi particolari. Il paziente verrà semplicemente raccomandato di tenere a riposo l’osso per alcuni giorni, fino al recupero. La riabilitazione può essere accompagnata da una terapia farmacologica nel caso in cui fosse necessario.
Prevenzione
Non esistono metodi scientifici per prevenire un condroma, poiché la comunità scientifica non ha ancora risposte su quali siano i fattori che favoriscono le mutazioni del DNA responsabili della comparsa del condroma.
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