Lesione Tendine dito Indice

Cos’è la lesione al tendine estensore del dito indice

I tendini sono strutture di connettivo fibroso che permettono ai muscoli di fissare le proprie estremità ad un osso o alla pelle consentendo lo svolgimento delle loro normali funzioni.

Nella mano, la maggior parte di essi partono dai muscoli dell’avambraccio e arrivano fino alle dita, portandole a flettersi (piegarsi) o estendersi (raddrizzarsi).

In base alla loro funzione, i tendini possono quindi essere principalmente suddivisi in Estensori e Flessori.

tendini estensori si trovano sul dorso delle dita, al di sotto della cute, e sono 8 per ogni mano (uno per ogni dito più l’Estensore proprio del mignolo, l’Estensore proprio dell’indice e l’estensore breve del pollice).

Le lesioni sottocutanee del tendine estensore avvengono senza lacerazione cutanea ed interessano maggiormente il dito indice della mano.

Sintomi

I sintomi principali della lesione al tendine estensore dell’indice sono l’impossibilità di estendere tutto o parte del dito, dolore e gonfiore.

In base alla sede della lesione possono inoltre presentarsi antiestetiche deformità:

  • Mallet Finger o dito a martello, causato dalla rottura del tendine che estende l’estremità delle dita.
  • Deformità ad Asola o “en Bottoniere”, causata da una lesione del tendine al livello della falange intermedia delle dita.

 

Rottura tendine dito indice

Rottura tendine dito indice

La rottura del tendine estensore del dito indice rappresenta una lesione più grave rispetto a una semplice lesione sottocutanea.

In questa condizione, il tendine viene completamente o parzialmente interrotto, compromettendo la capacità del dito di estendersi in modo naturale.

La rottura può verificarsi in seguito a traumi violenti, come ferite profonde o schiacciamenti, ma anche a causa di sforzi eccessivi o movimenti bruschi.

Rispetto ad altre lesioni tendinee ad esempio parziali, la rottura presenta una maggiore probabilità di deformità visibile e di compromissione della funzionalità del dito.

Questa condizione richiede un approccio tempestivo, in quanto il rischio di complicazioni, come aderenze o rigidità, aumenta con il passare del tempo.

In alcuni casi, la rottura può associarsi a frammenti ossei staccati o a danni ai tessuti circostanti, rendendo necessarie tecniche di riparazione più complesse.

Per il recupero ottimale della funzionalità del dito, è indispensabile affidarsi a uno specialista che possa valutare l’entità del danno e stabilire il trattamento più appropriato.

Cause

Le cause più frequenti di una lesione tendinea al dito indice sono traumi e ferite da taglio (coltello, vetro, etc..) o fratture soprattutto se dovute a traumi da schiacciamento.

I tendini estensori si trovano appena sotto la pelle sul dorso delle mani e delle dita e, proprio a causa della loro posizione, possono essere facilmente lesionati anche da tagli superficiali.

La lesione dei tendini può avvenire, con minor frequenza, in assenza di ferite evidenti a causa di un urti o di sforzi (rottura sottocutanea), come nel caso degli sport da contatto.

Diagnosi

Per valutare la lesione al tendine è opportuno eseguire una visita specialistica ortopedica.

La diagnosi si basa sulla valutazione clinica, durante la quale il medico effettua una prima analisi visiva della zona interessata dal trauma, rilevando l’eventuale presenza di gonfiori o deformità tipiche.

La prassi prevede di eseguire degli ulteriori esami, come la radiografia, per valutare l’eventuale presenza di frammenti ossei, che potrebbero essersi staccati a seguito di un trauma violento.

Soggetti a rischio

La lesione del tendine estensore del dito indice è molto frequente negli sport da contatto come la pallavolo, il basket, il calcio, la pallamano o la pallanuoto.

Durante il gioco infatti, la palla colpisce la mano aperta incrementando il rischio di iperflessione delle dita con la conseguente rottura del tendine estensore.

Trattamento e cura

Una lesione del tendine deve essere trattata tempestivamente per ottenere risultati stabili, duraturi e garantire un recupero totale della funzionalità della mano.

A seconda della gravità della lesione, il trattamento applicato è di tipo Conservativo o Chirurgico.

Il trattamento Conservativo è utilizzato nei casi in cui è presente una lesione da sottocutanea al livello dell’ultima falange (dito a martello o mallet finger) e consiste nell’applicazione di tutore e Splint da mantenere fino alla completa guarigione del tendine.

L’apposita stecca, di plastica rigida o di alluminio, immobilizza il dito e permette il riposo delle strutture interessate durante la guarigione.

Lo splint dev’essere abbastanza aderente da mantenere il dito in una posizione adeguata alla guarigione ma non troppo stretto da interrompere il flusso di sangue.

La durata del trattamento conservativo varia a seconda della gravità della lesione:

  • Se il tendine non è lacerato il tempo di guarigione è di circa 4 – 6 settimane;
  • Se il tendine è strappato o è presente un piccolo distacco osseo, il tutore dev’essere indossato giorno e notte per circa 8 settimane.
  • Se il trattamento viene applicato in ritardo le tempistiche di guarigione potrebbero essere più lunghe.

Il trattamento Chirurgico viene invece impiegato in caso di lesione netta da taglio  oppure qualora sia passato troppo tempo dal trauma ed è volto a ripristinare la continuità e funzionalità del tendine.

Durante l’intervento i due capi del tendine vengono suturati insieme oppure fissati nuovamente sull’osso.

Per il sollievo dal dolore il medico può prescrivere al paziente dei farmaci antidolorifici come il paracetamolo, l’ibuprofene, il naprossene o altri FANS.

Un’ulteriore consiglio per ridurre il dolore nella fase acuta è quello di applicare impacchi di ghiaccio per circa 10-20 minuti 3 volte al giorno.

Riabilitazione

Lesione Tendine dito Indice, Fasciatura

A seguito dell’operazione e dell’immobilizzazione del dito, è fondamentale il trattamento di riabilitazione con tutori dinamici ed esercizi mirati a prevenire rigidità ed aderenze tra tendine e strutture circostanti.

La fisioterapia, in questi casi, si basa principalmente sullo svolgimento di esercizi di mobilitazione attiva e passiva, effettuati con l’aiuto di strumenti appositi:

  • Place and hold: è un esercizio indicato per il graduale passaggio dal lavoro passivo alla contrazione volontaria;
  • Place and push: consiste nel portare attivamente o passivamente le dita a contatto con un oggetto;
  • Esercizio dei tre pugni o di scorrimento differenziato: viene effettuato posizionando la mano a pugno piatto, a pugno a uncino, e pugno pieno.

Prevenzione

Gli infortuni alle dita sono decisamente più lunghi da recuperare e difficili da prevenire, tuttavia, ci sono degli accorgimenti di cui tenere conto per evitare tali lesioni.

Nello sport ad esempio è decisamente consigliata un’adeguata preparazione, necessaria per evitare sforzi eccessivi o movimenti errati che possono minacciare l’integrità dei tendini della mano.

Quali sono le altre principali lesioni ai tendini della mano?

Perché rivolgersi a uno specialista della mano

Il sovraccarico di lavoro, movimenti ripetitivi, ed alcuni tipi di sport, aumentano il rischio di infiammazioni, lesioni e patologie dei tendini che, nei casi più severi, non possono essere risolte con un semplice approccio farmacologico.

Lo specialista della mano, interviene direttamente su tali patologie e, con conoscenze consolidate negli ambiti della traumatologia e dell’ortopedia, vi aiuterà a ristabilire la funzionalità delle dita il più velocemente possibile.

Perché scegliere il nostro centro specializzato a Roma

Traumi e patologie del polso e mano sono una condizione molto comune che richiede l’intervento tempestivo di un medico chirurgo specialista in chirurgia della mano per non rischiare di compromettere le funzionalità dell’intero arto.

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