Tendinite: definizione
La tendinite alla mano consiste nell’infiammazione di uno dei tendini dell’arto superiore, che si manifesta con un dolore localizzato.
I tendini della mano si dividono in:
- Estensori: sono in tutto otto e si collocano sul dorso della mano e lungo le dita;
- Flessori: sono in tutto nove; ogni dito presenta due tendini flessori, ad esclusione del pollice, che è dotato solo di un flessore; i tendini flessori si collocano nel palmo della mano, al livello delle dita.
Possono esistere dunque diverse forme di tendinite a seconda di quali tendini sono interessati dall’infiammazione.
La tendinite della mano può infatti coinvolgere sia tendini estensori che flessori; inoltre, può manifestarsi un interessamento della guaina sinoviale del tendine.
La guaina sinoviale è una membrana che riveste i tendini e che svolge una funzione di protezione. Essa produce e contiene il liquido sinoviale, il quale favorisce lo scorrimento dei tendini sui piani anatomici
Quando la tendinite coinvolge la membrana sinoviale, si parla di tenosinovite, tra le quali la più comune è definita “dito a scatto”.
Quando la patologia interessa invece i tendini abduttore lungo ed estensore breve del pollice si parla invece di sindrome di De Quervain. L’infiammazione di questi tendini provoca un aumento di volume della guaina sinoviale e dolore durante il movimento delle dita o inclinazione del polso.
Sintomi
I sintomi che il paziente riferisce in caso di tendinite sono prevalentemente dolore e gonfiore, accompagnati anche da arrossamento.
Tuttavia, in presenza di alcuni tipi specifici di tendinite possono evidenziarsi altri sintomi:
- Dolore al polso, alla base del pollice;
- Difficoltà di movimento delle dita e della mano;
- Aumento del dolore nel corso della giornata;
- Propagazione del dolore dalla mano fino all’avambraccio;
- Dolore che aumenta alla pressione.
Questi sintomi suggeriscono in particolare una diagnosi di sindrome di De Quervain.
Nel caso di tenosinovite stenosante dei flessori i sintomi più comuni saranno invece:
- Presenza di un rigonfiamento tra un dito e il palmo della mano;
- Dita piegate e bloccate in tale posizione;
- Può essere avvertito un rumore simile a quello di uno scatto quando si muovono le dita.
Per identificare correttamente il tipo di tendinite sottostante ai sintomi, è bene che il paziente si rivolga prontamente a un medico al fine di predisporre immediatamente il trattamento migliore.
Se trascurati, infatti, i sintomi della tendinite possono peggiorare e interferire in maniera importante con la vita quotidiana del paziente.
Soggetti a rischio
Poiché la causa principale della tendinite è legata ad un sovraccarico o alla ripetizione di microtraumi, i soggetti ad essere maggiormente a rischio di tendinite sono soprattutto gli sportivi.
Infatti, chi pratica sport che prevedono di sollevare pesi o che coinvolgono le mani e i polsi nell’esecuzione dell’attività sportiva, come ad esempio il tennis, può andare frequentemente incontro a questo tipo di patologia.
Allo stesso modo, anche chi suona per molte ore consecutive uno strumento musicale come la chitarra o il pianoforte può essere maggiormente soggetto a rischio di sviluppare tendinite alla mano.
Tuttavia, tra i soggetti a rischio vi sono anche coloro che utilizzano spesso la tastiera del computer o il cellulare, tanto che si è arrivati a parlare in ambito medico di tendinite da mouse e di tendinite da smartphone.
In questi casi, infatti, la tendinite deriva da un’attività eccessiva dei tendini della mano, dovuta al sovrautilizzo di tali tecnologie.
Un’altra categoria di soggetti a rischio di tendinite è rappresentata da chi soffre di malattie reumatiche: queste condizioni si caratterizzano proprio per un’infiammazione articolare che può colpire anche tendini e guaina sinoviale a livello della mano.
Cause: eziologia
Come spiegato in precedenza, la principale causa della tendinite consiste in un sovraccarico funzionale o in microtraumi ripetuti che sollecitano eccessivamente i tendini della mano.
Quando il paziente è in età avanzata, spesso la causa della tendinite non è nota: probabilmente in questo caso è dovuta ad una maggiore predisposizione a infiammazioni tendinee che si manifesta con l’avanzare dell’età.
Talvolta, la causa della tendinite alla mano può essere un’infezione in cui il processo infettivo ha raggiunto i tendini della mano. Tra i batteri che più frequentemente causano tendinite vi è, ad esempio, lo stafilococco.
A causare la tendinite possono essere anche altre condizioni mediche che interessano il paziente, quali:
- Malattie reumatiche;
- Gravidanza: durante la gestazione possono verificarsi dei cambiamenti ormonali che si associano a processi infiammatori a carico dei tendini; inoltre, dopo il parto, prendendo frequentemente in braccio il neonato, la madre potrebbe andare incontro a una tendinite dovuta ad eccessivi sforzi a carico delle mani e dei polsi.
- Diabete: nei pazienti diabetici si osserva una predisposizione all’infiammazione dei tendini, dovuta all’alterazione dei processi metabolici nei tessuti.
Diagnosi
La diagnosi di tendinite viene formulata a seguito di un’attenta visita medica, durante la quale lo specialista esaminerà la parte dolorante della mano e valuterà se il dolore aumenta applicando pressione.
Il medico può anche fare ricorso a specifiche tecniche di diagnostica per immagini, in particolare la risonanza magnetica e l’ecografia.
Queste tecniche permettono infatti di valutare l’entità della lesione ai tendini e possono essere impiegate anche per monitorare il processo di guarigione a seguito del trattamento.
Trattamento e cura
Il trattamento di elezione per la tendinite della mano è un trattamento di tipo conservativo che prevede:
- Riposo e astensione da tutte le attività che possono provocare dolore o peggiorare i sintomi e la lesione al tendine;
- Applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante per diverse volte al giorno per circa 15-20 minuti;
- Utilizzo di strumenti che favoriscano l’immobilizzazione dell’arto, come un apposito tutore;
Il medico può suggerire inoltre l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per ridurre l’infiammazione e la sintomatologia dolorosa del paziente.
Tuttavia, è bene ricordare che il trattamento della tendinite dipende anche dalla sua causa. Ad esempio, nel caso di un’origine batterica, sarà il trattamento dell’infezione a portare anche a un miglioramento dei sintomi della tendinite che ne è derivata.
Non di rado il trattamento di una tendinite richiede il ricorso ad un intervento chirurgico. Un intervento di tenolisi/sinoviectomia potrebbe essere necessario in quei casi in cui il paziente non risponde a un trattamento di tipo conservativo.
Riabilitazione
La riabilitazione dalla tendinite dipende fortemente dalla sua causa scatenante.
Nel caso di una tendinite derivante da malattia reumatica, ad esempio, l’intensità del dolore e degli altri sintomi invalidanti può variare a seconda del decorso della patologia reumatica.
Per favorire la riabilitazione del paziente dopo una tendinite, è possibile programmare delle sedute di fisioterapia.
Durante tali sedute, il fisioterapista può indicare al paziente degli esercizi di stretching per i muscoli della mano oppure utilizzare delle terapie strumentali che facilitino il recupero della mobilità della mano.
La terapia con ultrasuoni, la tecarterapia o la terapia con laser, infatti, hanno l’effetto di ridurre l’infiammazione, riducendo così anche il dolore e la difficoltà di movimento della mano del paziente.
Prevenzione
Per prevenire la tendinite alla mano è importante tenere a mente alcune accortezze:
- Non sforzare eccessivamente mani e polsi nel corso dell’attività fisica;
- Iniziare e concludere ogni sessione di allenamento con un adeguato stretching;
- Se si utilizzano frequentemente dispositivi come smartphone, strumenti musicali o tastiere, fare delle pause per riposare le mani;
- Se si prova dolore durante una determinata attività che richiede l’uso costante delle mani, interromperla immediatamente per evitare lo sviluppo di un’infiammazione.
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