Tenosinovite Stenosante: cos’è
La tenosinovite stenosante, nota più comunemente come “dito a scatto“, è una condizione patologica che colpisce i tendini flessori delle dita.
L’infiammazione (tenosinovite) della guaina sinoviale comporta l’intrappolamento del tendine all’interno del canale entro il quale scorre. Infiammandosi la guaina aumenta il volume andando a ridurre lo spazio per lo scorrere dei tendini, aumentando ulteriormente il dolore.
Cause
La conoscenza delle cause legate alla tenosinovite stenosante è importante per ottenere una diagnosi corretta e una pianificazione del trattamento.
È importante capire come questa patologia sia causata da diversi fattori:
- Stress causato da movimenti ripetitivi delle dita e del polso
- Età: la fascia più colpita è tra quella i 30 e 50 anni
- Traumi e/o lesioni: possono compromettere i tendini e la guaina sinoviale
- Sesso: è più comune tra la popolazione femminile, in quanto sia movimenti che l’alterazione dei livelli ormonali durante la gravidanza e l’allattamento aumentano la possibilità di tenosinovite stenosante.
Sintomi
La tenosinovite stenosante può interessare più frequentemente il pollice, il terzo o il quarto dito, oppure può coinvolgere più dita contemporaneamente in misura minore.
I soggetti affetti da questa patologia spesso avvertono un dolore intenso alla base del dito colpito, insieme a una sensazione generale di rigidità.
Inizialmente, il dito può presentare una perdita di forza solo nel palmo della mano durante le fasi di scatto.
Le sensazioni dolorose in genere diminuiscono di intensità quando la mano è a riposo, e i sintomi più evidenti si manifestano di solito nelle prime ore del mattino.
Il dolore può anche peggiorare progressivamente, comparendo anche durante i periodi di riposo.
I pazienti affetti da tenosinovite stenosante possono osservare difficoltà nel piegare o raddrizzare il dito colpito.
In generale, i sintomi possono peggiorare se la mano e le dita vengono tenute inattive per lunghi periodi, ad esempio durante il sonno notturno, ma possono migliorare nel corso della giornata con un uso appropriato della mano.
Fattori Rischio
Nella maggioranza dei casi la tenosinovite stenosante, se non trattata adeguatamente, può portare delle complicazioni.
Si monitora un aumento di limitazione dei movimenti nelle attività quotidiane, un indebolimento dei tendini fino alla loro rottura e una diffusione dell’infiammazione verso altri tendini.
Diagnosi
La tenosinovite stenosante si manifesta con sintomi molti simili alla tendinite, per questo la diagnosi si basa principalmente sull’esame clinico seguito da una valutazione strumentale.
Per una diagnosi completa ed efficace si possono eseguire diverse indagini strumentali:
- La diagnostica per immagini è una guida adeguata per determinare la gravità della condizione, identificare la causa sottostante e stabilire una gestione appropriata.
- L’ecografia muscolo-tendinea è fondamentale in molti casi per la diagnosi, nelle fasi iniziali, e in previsione di un trattamento chirurgico o un trattamento infiltrativo.
- Una radiografia della mano viene utilizzata per escludere cause ossee di blocco dello scorrimento del tendine.
Trattamento
Il trattamento della tenosinovite stenosante, che può variare a seconda della gravità o della durata dei sintomi, ha l’obiettivo di alleviare il dolore e ripristinare la condizione di normalità del tendine.
Il trattamento conservativo prevede infiltrazioni di cortisone, paracetamolo e ibuprofene o la terapia fisioterapica, che consiste in esercizi mirati a ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi.
Negli stadi più avanzati dell’infiammazione si procede ad un trattamento chirurgico. Nonostante l’intervento chirurgico sia la terapia meno frequente per la cura della patologia, è comunque una soluzione ottimale per la ripristinazione la funzionalità dei movimenti, tornare a una condizione di normalità nelle attività quotidiane e scongiurare le recidive.
A chi rivolgersi
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