Lesioni tendini flessori: cosa sono

I tendini flessori sono dei tessuti specializzati elastici che servono per connettere i muscoli alle ossa della mano e consentono la flessione, appunto, delle dita.

I tendini flessori passano dall’avambraccio alle dita e sono essenziali per il corretto movimento della mano e per svolgere le azioni quotidiane.

Ogni dito ha due tipi di tendini flessori, il superficiale e il profondo, a parte il pollice.

Il pollice ha un solo tendine flessore che si inserisce nella falange distale e ne permette il movimento.

Mentre il superficiale ha il compito di permettere la flessione della prima articolazione interfalangea, il profondo, arriva fino in fondo al dito e serve per piegare l’ultima falange.

I tendini sono avvolti dalle membrane sinoviali, che favoriscono lo scorrimento, e sono vincolati dalle pulegge che mantengono i tendini nei giusti rapporti con le ossa delle falangi e dei metacarpi.

Il loro ruolo è fondamentale nella vita di tutti i giorni, in quanto consentono la completa mobilità della mano e delle dita.

La lesione dei tendini flessori causa la difficoltà o l’impossibilità della flessione di parte o dell’intero dito.

La cosa migliore da fare è contattare uno specialista che intervenga chirurgicamente, in modo da ripristinare il tendine e reinserirlo nell’osso.

La lesione deve essere trattata al più presto per evitare complicazioni, come deformità data dalla rigidità delle articolazioni che non hanno ricevuto un intervento chirurgico immediato.

Il rischio è quello di non riuscire più a muovere le dita in modo corretto e completo, quindi di recuperare solo parzialmente la mobilità.

 

Sintomi

I sintomi della lesione dei tendini flessori cambiano a seconda della ciò che ha causato la lesione.

Si può trattare sia di una ferita sottocutanea e quindi difficilmente visibile, sia di un taglio aperto e ben visibile sulla pelle.

In ogni caso, la lesione è visibile nell’incapacità di flettere le dita della mano e nell’intorpidimento delle stesse.

Qualora il paziente abbia subito una forte contusione, i sintomi più comuni sono quelli di:

• Rossore, dovuto al forte afflusso del sangue nella zona interessata dalla contusione;
• Formicolio ed intorpidimento, per la circolazione sanguigna;
• Gonfiore;
• Livido, che si dovrebbe presentare nel giro di qualche minuto o di poche ore.

 

Cause

Le cause delle lesioni dei tendini flessori sono diverse, in particolare le più frequenti sono ferite da taglio o impatti violenti.

I tagli possono essere provocati da oggetti di uso comune, come i coltelli da cucina molto affilati, o macchinari per lavori specifici che è necessario utilizzare con competenza, attenzione e le dovute precauzioni.

Spesso, infatti, per l’utilizzo di attrezzi specifici viene consigliato di indossare guanti da lavoro che proteggono le mani da questo tipo di danni.

Comunque, è possibile che la lesione avvenga attraverso un impatto violento, ad esempio se si fa sport di contatto come il rugby, la pallavolo e il basket.

A volte, capita che si verifichi una frattura esposta dove l’osso del dito fuoriesce dalla cute.

Se la lesione dovesse avvenire tramite una semplice contusione è probabile che il paziente sia una persona affetta da gravi patologie, come l’artrosi o l’artrite reumatoide.

 

Esami diagnostici

Il medico specializzato nella cura della mano ha la competenza necessaria a riconoscere ad un primo sguardo la lesione dei tendini flessori, attraverso un semplice esame clinico.

In alcuni casi, il medico potrebbe richiedere una visita approfondita per cercare di capire meglio la natura del danno subito.

Quindi verrà prescritta un’ecografia o una risonanza magnetica per osservare la lesione più da vicino.

 

Terapia, trattamento e rimedi

A seguito della diagnosi, la lesione deve essere specificatamente trattata con un intervento chirurgico di urgenza, così da garantire al paziente il ripristino della completa mobilità delle dita coinvolte ed evitare la deformità.

L’intervento viene eseguito mediante un’anestesia locale e può richiedere l’utilizzo dei fili di Kirschner nel caso in cui il paziente abbia subito anche la frattura dell’osso.

Capita più spesso che il tendine sia lesionato di netto e quindi richieda la sutura dei due capi.

Ma per far questo è necessario recuperare le parti che si sono ritratte, in quanto il tendine si comporta come un elastico.

Successivamente, verrà prescritta una terapia con l’utilizzo di un tutore e la fisioterapia per il ripristino del corretto movimento della mano.

 

Guarigione tendinea

Solitamente, la lesione ai tendini flessori richiede un periodo di tempo molto lungo per recuperare che può andare dalle 10 alle 12 settimane.

Il tempo di guarigione dipende comunque a seconda delle tempistiche di recupero del paziente e cambia da soggetto a soggetto.

Inoltre, è importante affidarsi completamente al consiglio del medico curante per far sì che i tempi vengano ridotti.

 

Quando preoccuparsi

La lesione dei tendini flessori si riconosce dall’impossibilità del movimento delle dita della mano.

Quindi, nel momento in cui il paziente abbia subito un forte colpo o un taglio e riscontri difficoltà nel piegare le dita è necessario rivolgersi tempestivamente ad uno specialista.

Per una guarigione completa, la tempestività è importante perché diminuisce il rischio di rigidità delle articolazioni.

 

A chi rivolgersi

La lesione deve essere necessariamente curata con un’operazione chirurgica.

Per questo motivo è imperativo rivolgersi ad un medico specializzato in microchirurgia e ortopedia, così che possa intervenire in modo pulito evitando qualsiasi tipo di complicanza.

 

Convalescenza post operatoria

A seguito dell’operazione, il paziente dovrà osservare il totale riposo, alternato dalla fisioterapia prescritta dal medico curante.

La fisioterapia è il metodo più efficace per recuperare la completa mobilità della mano e delle dita, così da poter riprendere le attività quotidiane nel minor tempo possibile.

 

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