Clinodattilia: cos’è

La clinodattilia è una deformità delle dita caratterizzata da una curvatura laterale anomala. Questa condizione può interessare una o più dita delle mani e varia in gravità da lieve a severa.

Esistono due principali tipi di clinodattilia:

• Clinodattilia sopraddotta: quando il dito si curva e si posiziona sopra un altro dito.
• Clinodattilia infraddotta: quando il dito si devia e si colloca sotto un altro dito.

Questa malformazione è comune sia negli adulti che nei bambini. Negli adulti, spesso è conseguenza di abitudini o patologie sviluppate nel tempo, mentre nei bambini può essere congenita o manifestarsi durante la crescita.

La clinodattilia non è solitamente dolorosa, ma può essere visivamente evidente e talvolta compromettere la funzionalità delle dita interessate.

Cause

Le cause della clinodattilia sono diverse e possono includere:

• Ereditarietà: è spesso trasmessa geneticamente e può manifestarsi in vari membri della stessa famiglia, con una certa familiarità nei casi di clinodattilia.
• Lesioni: la curvatura delle dita può insorgere in seguito a traumi o fratture che non guariscono correttamente, causando una alterazione dell’asse scheletrico o una cicatrizzazione che impone alle dita una posizione curva.
• Condizioni associate: la clinodattilia può essere presente in pazienti con altre anomalie delle dita, come la polidattilia (presenza di più di cinque dita) o la sindattilia (fusione delle dita), influenzando la crescita normale delle ossa e portando alla curvatura delle dita.

Sintomi

In generale, la clinodattilia non provoca dolore ed è principalmente un problema di natura estetica. La deviazione o la deformità delle dita è facilmente osservabile e non richiede strumenti diagnostici complessi per essere identificata.

I sintomi della clinodattilia possono includere:

• Deviazione visibile: la deformità del dito è chiaramente osservabile a occhio nudo.
• Dolore al tatto: nei casi più gravi, la deformità può causare dolore al tatto.
• Irritazione: la pelle intorno al dito deformato può diventare irritata.
• Limitazione nei movimenti: in situazioni severe, la clinodattilia può limitare la capacità di eseguire alcuni movimenti con le dita.

Questa malformazione può essere presente in entrambi i sessi.

Diagnosi

La diagnosi della clinodattilia viene effettuata attraverso un esame fisico dettagliato e l’anamnesi familiare. Il medico può richiedere radiografie per valutare l’angolo di curvatura e determinare la struttura ossea coinvolta. In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori esami per escludere altre condizioni associate.

Rimedi

Le strategie terapeutiche per la clinodattilia variano in funzione dell’età del paziente e della gravità della deformità. Tra i trattamenti più comuni si annoverano:

• Approccio conservativo: nei pazienti sia giovani che adulti, se la deformità è flessibile e può essere corretta manualmente, l’uso di ortesi in silicone può risultare efficace. Questi dispositivi possono migliorare l’allineamento delle articolazioni, contribuendo a mantenere la stabilità articolare.
• Intervento chirurgico: quando i metodi conservativi non apportano benefici e la deformità risulta rigida e dolorosa, si può ricorrere alla chirurgia. Il chirurgo determinerà il trattamento più appropriato in base all’età del paziente, al tipo di deformità e alla sua flessibilità.

Trattamento chirurgico

Per le forme più severe di clinodattilia che causano limitazioni funzionali significative o disagio estetico, può essere necessario un intervento chirurgico. Le opzioni chirurgiche includono:

• Osteotomia: questa procedura prevede il taglio e il riposizionamento di un segmento osseo per correggere l’angolo di curvatura.
• Fissazione interna: utilizzo di perni, viti o placche per stabilizzare le ossa riposizionate.
• Allungamento dei tendini: in alcuni casi, i tendini possono essere allungati o riposizionati per migliorare la funzionalità del dito.

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