Morbo di Kienbock: definizione
Il morbo di Kienbock è una patologia rara che colpisce la struttura scheletrica della mano.
In particolare, è una malattia che colpisce attraverso la necrosi avascolare l’osso semilunare.
È una patologia progressiva che coinvolge le articolazioni carpali della mano, fino a degenerare nell’artrosi del polso.
Modernamente, è difficile che il paziente raggiunga lo stato finale.
Rivolgersi ad uno specialista della mano in grado di riconoscere il morbo di Kienbock garantisce la possibilità di agire chirurgicamente per fermare l’osteonecrosi del semilunare prima che questa progredisca.
Sintomi
Uno dei sintomi principali che sono stati registrati dai pazienti affetti dal morbo di Kienbock è un forte dolore: delle fitte che si manifestano precisamente dove è l’osso semilunare e cioè nella regione dorsale del polso.
C’è la possibilità che la patologia causi anche gonfiore, dato proprio dall’infiammazione delle articolazioni colpite.
Insieme a questi sintomi, possono essere presenti anche perdita di forza nella mano, il paziente potrebbe quindi sperimentare difficoltà nella presa.
In generale, è davvero complicato cercare di identificare la malattia dall’esterno.
Per questo, quando si tratta della cura delle mani è sempre meglio chiedere l’aiuto di un medico che abbia le competenze necessarie per riconoscere una patologia così rara.
Nella maggior parte dei casi, uno specialista della mano è la figura più indicata per trattare il morbo di Kienbock.
Cause
Essendo il morbo di Kienbock una patologia rara è difficile definirne le cause.
Secondo alcuni studi, però, sembra che il morbo si presenti più frequentemente negli uomini tra i 20 e i 45 anni che svolgono o abbiano svolto in passato lavori manuali pesanti.
La malattia colpisce principalmente la mano dominante e rende complicate azioni e movimenti quotidiani.
Generalmente, i pazienti affermano di non aver subito alcun trauma prima della diagnosi del morbo di Kienbock, cosa che rende ancora più complicato comprenderne le cause.
Diagnosi
Per accertarsi che si tratti del morbo di Kienbock, solitamente il medico prescrive al paziente una risonanza magnetica o la TC (tomografia computerizzata).
Metodiche avanzate come queste permettono di osservare più da vicino la condizione delle ossa scheletriche della mano e, nel caso specifico, dell’osso semilunare.
La diagnosi per imaging mostra in maniera più dettagliata tutti gli stadi del morbo di Kienbock e permette di comprendere come e quando agire per via chirurgica.
Terapia, trattamento e rimedi
L’intervento chirurgico è il trattamento maggiormente utilizzato in presenza del morbo di Kienbock.
Durante l’intervento, il chirurgo cerca di alleviare la pressione esercitata sull’osso semilunare, effettuando una modifica sulla lunghezza del radio.
Altrimenti, si tenta una rivascolarizzazione del semilunare attraverso la trasposizione di un vaso sanguigno.
Sarà poi lo specialista a decidere come intervenire basandosi sugli accertamenti svolti sul polso del paziente.
Delle volte, durante le fasi iniziali può essere utile alleviare il dolore con l’utilizzo di antinfiammatori non steroidei (FANS) e la tutorizzazione del polso che contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna dell’osso in questione.
Questa è comunque solo una terapia per le fasi iniziali del morbo di Kienbock.
Essendo una patologia progressiva, la maggior parte dei trattamenti non chirurgici tendono ad essere inefficaci e quindi sconsigliati.
Decorso
A seguito dell’intervento chirurgico, il paziente dovrà osservare il riposo assoluto e cercare di seguire le indicazioni prescritte dal medico curante.
Passato il periodo di riposo, viene spesso consigliato un ciclo di sedute di fisioterapia che aiutino il paziente a migliorare i movimenti del polso.
Successivamente, è necessario svolgere dei continui accertamenti per assicurarsi che l’operazione sia stata efficacie.
C’è infatti la possibilità che il morbo di Kienbock si ripresenti, per questo lo specialista consiglierà al paziente di fare un controllo radiografico nei mesi e negli anni successivi all’intervento.
A chi rivolgersi
Il morbo di Kienbock è una patologia rara che deve essere seguita e trattata nel corso del tempo.
Per questo è necessario affidarsi alle cure esperte di un medico specializzato nella chirurgia e traumatologia della mano.
Malattie del genere richiedono particolari attenzioni e molti studi per poter capire come effettuare un’operazione chirurgica ottimale ed efficiente.
Le cure di uno specialista della mano possono quindi essere la soluzione ideale per evitare che il paziente subisca delle complicanze o arrivi allo stadio degenerativo del morbo.
Perché scegliere il nostro centro specializzato a Roma
Traumi e patologie del polso e mano sono una condizione molto comune che richiede l’intervento tempestivo di un medico chirurgo specialista in chirurgia della mano per non rischiare di compromettere le funzionalità dell’intero arto.
Per prenotare un appuntamento con il Dott. Merendi o il Dott. Mingarelli puoi contattarci ai numeri 376 1217737 – 06 361494196, alla nostra e-mail info@cctmroma.it oppure tramite il form che trovi in questa pagina.
Ci troviamo a Roma, in Via Luigi Bodio 58 presso la casa di cura Ars Biomedica, e siamo a tua disposizione H24 per intervenire su ogni tipo di trauma o patologia del polso e della mano, anche in situazioni di urgenza.