Mano ad artiglio

Mano ad artiglio: cos’è

La Mano ad artiglio, detta anche “mano en griffe”, è una deformità della mano caratterizzata da un atteggiamento di iperestensione della prima falange e dalla flessione delle altre due per azione non antagonizzata dei flessori delle dita.

In letteratura è possibile trovare numerose espressioni che fanno riferimento alla patologia come ad esempio sindrome della mano benedicente (errore di semplificazione in quanto questo segno dipende da un altro tipo di lesione), paralisi del ciclista o ancora mano vecchia.

 

A cosa è dovuta la Mano ad artiglio?

La Mano ad artiglio può essere causata da una neuropatia del nervo ulnare al polso. Quest’ultimo attraversa il canale di Guyon, situato nel lato interno del polso, consentendo il movimento della maggior parte dei muscoli della mano e garantendo la sensibilità al dito mignolo e anulare.

Nei soggetti affetti da Mano ad artiglio, il nervo ulnare risulta danneggiato e quindi ha difficoltà a trasmettere gli stimoli.

Le cause della compressione possono essere molteplici.

Tra le più comuni citiamo:

  • infiammazioni
  • insufficienza vascolare
  • cisti gangliari
  • Sindrome del canale di Guyon
  • lesioni alla mano
  • traumi ripetuti.

 

Sintomi della mano nella CTM (Charcot-Marie-Tooth)

In questa malattia neuromuscolare spesso si presenta la mano ad artiglio.

I sintomi possono manifestarsi sottoforma di disturbi esclusivamente motori, sensoriali o misti.

Nella fase iniziale si è soliti riscontrare deficit sensoriali e dolore al polso, soprattutto durante la notte, parestesia e ipoestesia del 4° e 5° dito.

In una fase avanzata possono sopraggiungere anche deficit di mobilità e ipotrofia dei muscoli più distali.

 

Diagnosi della causa della mano ad artiglio

La diagnosi della Mano ad artiglio viene solitamente effettuata a seguito di una visita di un medico ortopedico e di esami diagnostici per immagine come risonanza magnetica o ecografia.

Spesso si consiglia di sottoporsi anche ad una elettromiografia, in modo da poter misurare la velocità con la quale un impulso elettrico transita per il nervo ulnare al livello del distretto da indagare. Nel caso in cui ci sia un ostacolo, la velocità di trasmissione rallenterà segnalando la presenza di un’eventuale compressione.

 

Come si cura

Se la causa è la compressione del nervo ulnare al polso, il trattamento può essere di due tipi: conservativo e chirurgico. La scelta tra le due strade dipende dalla durata e dalla gravità dei sintomi, oltre che dalle cause.

Tendenzialmente le forme lievi vengono gestite sottoponendo il paziente a fisioterapia e suggerendo l’utilizzo di uno splint notturno che educhi e sostenga la corretta posizione del polso.

Nelle forme più gravi invece, o nei casi in cui il trattamento fisioterapico non è stato risolutivo, si può rendere necessario un intervento chirurgico.  L’operazione in genere si esegue in pochi minuti in Day Hospital e prevede una semplice medicazione morbida post operatoria da portare per circa quindici giorni.

A seguito dell’intervento è comunque fortemente consigliato un trattamento fisioterapico riabilitativo.

 

Complicanze

Nei casi più gravi i soggetti affetti dalla sindrome della Mano ad artiglio oltre a lamentare dolori e disturbi della sensibilità, possono arrivare ad avere difficoltà nello svolgimento di azioni molto semplici e quotidiane come abbottonare una camicia, afferrare degli oggetti o aprire i barattoli.

 

A chi rivolgersi?

I pazienti interessati devono rivolgersi ad un ortopedico specialista della mano e del polso.

È fortemente consigliata una visita preventiva già a partire dalla comparsa dei primi sintomi come improvvisi formicolii, perdita di sensibilità al mignolo e all’anulare o perdita di forza.

 

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