Come si svolge l’intervento per il dito a scatto
L’intervento per il dito a scatto è davvero semplice e veloce.
Il medico chirurgo pratica un’incisione alla base del dito e procede poi nell’apertura della puleggia in cui i tendini flessori trovano ostacolo, per permettere loro di scorrere nuovamente.
In questo modo verrà ripristinata la piena funzionalità del dito della mano.
Quando è necessario
Spesso il dolore e il gonfiore causati dall’infiammazione del dito a scatto persistono anche dopo i vari trattamenti consigliati dallo specialista.
Anche nel caso in cui si ripresentino problematiche legate alla mobilità del dito, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico per poter eliminare definitivamente l’ostacolo.
Quanto dura l’intervento
L’intervento per il dito a scatto è una questione di minuti, solitamente non più di cinque, durante i quali viene fatta una piccola sezione sulla puleggia, per poi essere richiuso con un punto o due.
Viene svolto durante un day hospital, proprio perché richiede poco tempo ed è un’operazione mininvasiva.
A seguito dell’intervento, è sempre consigliato un periodo di riabilitazione con esercizi di fisioterapia che aiutino il paziente nel recupero del movimento fluido della mano.
Come ci si prepara
In preparazione dell’intervento per il dito a scatto viene fatta un’anestesia locale che coinvolge la parte interessata, in modo che il paziente non senta dolore.
Non è necessaria un’anestesia totale in quanto il chirurgo deve praticare solo un’incisione alla base del dito affetto dall’infiammazione.
Che tipo di competenza specialistica occorre?
L’intervento per il dito a scatto, nonostante sia un’operazione chirurgica di routine e particolarmente veloce, deve essere svolto con precisione e accuratezza per non rischiare di lesionare altre parti importanti del dito, come il tendine stesso, i nervi digitali oppure le altra pulegge.
Uno specialista della mano è in grado di comprendere quando l’intervento è necessario e quando, invece, l’infiammazione del paziente può essere curata con un altro tipo di trattamento.
Avere delle competenze specialistiche in ambito di traumatologia e ortopedia può fare la differenza affinché il paziente venga seguito nel percorso di terapia, dalla diagnosi alla riabilitazione.
Che tipo di attrezzatura?
L’intervento per il dito a scatto viene attuato con un’attrezzatura idonea e adeguatamente sterilizzata.
In particolare, il medico chirurgo utilizza un bisturi per effettuare l’incisione della puleggia.
È doloroso?
Non è doloroso in quanto, prima di svolgere l’intervento, viene fatta l’anestesia locale che azzera il dolore dato dalla procedura.
Anzi, l’operazione ha come scopo quello di rimuovere la causa dell’infiammazione del dito a scatto: permettendo al tendine di scorrere più facilmente, non ci saranno più problematiche legate a dolore e gonfiore.
Come funziona la riabilitazione?
Dopo l’intervento per il dito a scatto è consigliato un percorso di fisioterapia seguito sempre dallo specialista della mano, che prescriverà al paziente degli esercizi mirati.
Il contemporaneo utilizzo di un tutore può facilitare il raggiungimento di una piena mobilità e della completa funzionalità della mano e del dito interessato.
La riabilitazione è necessaria per evitare che si presentino complicazioni, come la rigidità del dito o lesioni al tendine.
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