
Deformità a collo di cigno: cos’è
La deformità a collo di cigno è un disturbo della mano e consiste in alterazione strutturata della normale articolarità delle dita.
La deformità interessa le dita lunghe ed è caratterizzata dalla flessione dell’articolazione alla base delle dita, dall’iperestensione dell’articolazione intermedia e infine da un ulteriore flessione di quella terminale.
La deformità a collo di cigno non riguarda il pollice, esiste però una variante chiamata deformità a Z o a becco d’anatra, che causa una grave iperestensione dell’articolazione alla base del pollice che forma un angolo di 90°.
Sintomi
I pazienti affetti dal disturbo, riscontrano una progressiva deformità delle dita lunghe.
Nei casi più gravi la deformità, specialmente se riguarda più dita e se è accompagnata anche dalla deformità a Z del pollice, può compromettere gravemente la funzionalità prensile della mano e causare dunque una disabilità significativa.
Cause: perché si deformano le dita?
La causa più frequente della deformità a collo di cigno è l’artrite reumatoide, ma possono essere citate anche altre cause quali:
- Dito a martello non trattato
- Lassità della placca volare (struttura legamentosa delle articolazioni interfalangee prossimali)
- Spasmi muscolari cronici
- Altri tipi di artrite
- Lesioni ai tendini della mano
Diagnosi
La diagnosi viene formulata da un medico ortopedico specialista della mano che, visitando il paziente ed esaminandone le condizioni e la gravità della deformità, sarà poi in grado di suggerire il trattamento più adeguato da attuare.
Riabilitazione
La riabilitazione è consigliata nei casi più lievi di deformità.
Solitamente viene richiesto al paziente di seguire un programma di esercizi mirati a riequilibrare l’apparato tendineo e recuperare le funzionalità compromesse e l’utilizzo di uno splint a 8 che garantisce la flessione completa del dito.
Terapia e trattamento
Il trattamento può essere conservativo o chirurgico.
Il primo caso è indicato per deformità lievi che non ancora cronicizzate e che possono essere corrette con l’utilizzo di tutori o stecche digitali.
Nelle forme più gravi, croniche e dove ci sono lesioni tendinee o peri-articolari si ritiene necessario procedere con un intervento chirurgico seguito da un percorso riabilitativo mirato.
A chi rivolgersi?
La deformità a collo di cigno può compromettere seriamente la funzionalità prensile della mano e risultare dunque estremamente invalidante per il paziente. Per questo motivo è necessario rivolgersi ad un ortopedico specializzato nel trattamento di patologie della mano.
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